Buona partenza per il recupero pneumatici fuori uso (PFU)

smaltimento dei pneumatici

Nei primi quattro mesi di attività (da settembre a dicembre 2011) Ecopneus, una delle società no profit che si occupa del trattamento degli pneumatici fuori uso (PFU) ha gestito lo smaltimento di 72.000 tonnellate di gomme a fine vita, centrando così gli obiettivi imposti dal decreto ministeriale 82/2011, varato dal governo lo scorso aprile.
E’ questa l’attività resa possibile dal cosiddetto “contributo ambientale”: da settembre, infatti, sono diventati trasparenti i contributi ambientali per il recupero di Pneumatici Fuori Uso: hanno sostituito un costo già esistente, garantendo la tracciabilità e la corretta gestione dei PFU attraverso l’indicazione in modo chiaro in fattura, o sullo scontrino fiscale, del contributo ambientale che copre i costi di gestione e recupero dei pneumatici fuori uso. Ricordiamo infatti che l’ecocontributo deve essere pagato da chiunque acquisti pneumatici nuovi.

Come vi avevamo raccontato nei mesi scorsi, sempre su questo blog di Cerchigomme, indicandovi anche come smaltire correttamente gli pneumatici esausti, ogni anno in Italia occorre affrontare lo smaltimento di quasi mezzo milione di prodotti: grazie a queste iniziative, però, si riesce a trasformare una gomma fuori uso da potenziale problema ambientale a risorsa.

GOMME FUORI USO? RACCOLTE QUASI UN QUINTO – Ecopneus è una di questa aziende consortili senza fini di lucro. È stata creata da sei grandi produttori di gomme e dal 7 settembre al 31 dicembre dell’anno scorso ha raccolto 72 mila delle circa 380 mila tonnellate di gomme che costituiscono il peso dei PFU prodotti ogni anno in Italia, garantendone il corretto smaltimento ed evitando così che potessero finire nelle discariche abusive o venissero esportati in modo illegale. Tra l’altro, prima dell’entrata in vigore del decreto questa era la sorte di circa un quarto dei PFU smontati dai veicoli ogni anno.“Il risultato che abbiamo raggiunto in pochissimi mesi dimostra che esiste una parte di Italia che lavora bene e con impegno” ha commentato il direttore generale Giovanni Corbetta.

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